â–¼ Questo medicamento è soggetto a monitoraggio addizionale. Ciò consente una rapida identificazione delle nuove conoscenze in materia di sicurezza. Chi esercita una professione sanitaria è invitato a segnalare un nuovo o serio effetto collaterale sospetto. Per indicazioni a proposito della segnalazione di effetti collaterali, cfr. Effetti indesiderati.
TECVAYLI è omologato temporaneamente, cfr. Indicazioni/possibilità d'impiego.
TECVAYLI®
Janssen-Cilag AG
Composizione
Principi attivi
Teclistamab
Sostanze ausiliarie
EDTA sale disodico diidrato, acido acetico glaciale, polisorbato 20, sodio acetato triidrato, saccarosio (240 mg per flaconcino da 3 ml; 140 mg per flaconcino da 1.7 ml), acqua per preparazioni iniettabili.
Contenuto totale di sodio: 0.75 mg di sodio per flaconcino da 3 ml; 0.43 mg di sodio per flaconcino da 1.7 ml
Forma farmaceutica e quantità di principio attivo per unità
TECVAYLI è una preparazione iniettabile da incolore a giallo chiaro.
TECVAYLI è disponibile nelle seguenti forme farmaceutiche:
·Ogni flaconcino da 3 ml contiene 30 mg di teclistamab (10 mg di teclistamab per ml).
·Ogni flaconcino da 1.7 ml contiene 153 mg di teclistamab (90 mg di teclistamab per ml).
Indicazioni/Possibilità d'impiego
TECVAYLI è indicato come monoterapia per il trattamento di pazienti adulti con mieloma multiplo recidivante o refrattario che hanno ricevuto in precedenza almeno tre linee di terapia, tra cui un inibitore del proteasoma, un agente immunomodulatore e un anticorpo monoclonale anti-CD38, e che hanno mostrato una progressione all'ultima linea di terapia (cfr. Efficacia clinica).
A causa dell'incompletezza dei dati clinici in sede di valutazione della domanda, questa indicazione è omologata in via temporanea (art. 9a legge sugli agenti terapeutici). L'omologazione temporanea è vincolata necessariamente all'adempimento tempestivo delle condizioni. Una volta soddisfatte le condizioni, l'omologazione temporanea può essere trasformata in un'omologazione ordinaria.
Posologia/Impiego
TECVAYLI deve essere utilizzato solo sotto la guida di personale medico esperto nel trattamento di malattie ematologiche maligne, della sindrome da rilascio di citochine (CRS) e delle tossicità neurologiche, compresa la sindrome da neurotossicità associata alle cellule immunitarie effettrici (ICANS).
Monitoraggio
Si raccomanda un monitoraggio intensivo dei pazienti nei seguenti casi:
·Dopo ogni dose dello schema di titolazione di TECVAYLI (dose di titolazione 1, dose di titolazione 2 e prima dose di trattamento, cfr. Tabella 1, Schema di titolazione).
·Dopo le successive iniezioni di TECVAYLI, se con la precedente somministrazione sono state osservate CRS (grado ≥2) o tossicità neurologiche clinicamente rilevanti associate alla somministrazione di TECVAYLI.
In questi casi, il monitoraggio in regime di ricovero per almeno 48 ore dovrebbe avvenire in centri adeguatamente attrezzati che dispongano di équipe multidisciplinari con un'esperienza sufficiente a fornire un trattamento medico intensivo anche per le complicanze più gravi. Inoltre, i pazienti devono essere monitorati quotidianamente per i segni e i sintomi della sindrome da rilascio di citochine (CRS), così come per le tossicità neurologiche e di altro tipo, fino a 7 giorni dopo la somministrazione di TECVAYLI (cfr. Posologia/impiego-Misure in caso di effetti indesiderati gravi e Avvertenze e misure precauzionali). Inoltre, i pazienti devono essere istruiti a rimanere vicino a un centro di trattamento durante questo periodo. Ogni ulteriore monitoraggio è a discrezione del medico.
TECVAYLI deve essere somministrato solo come iniezione sottocutanea.
Al fine di garantire la tracciabilità dei medicamenti di produzione biotecnologica, il nome commerciale e il numero di lotto del prodotto somministrato devono essere documentati a ogni trattamento.
Come parte del regime di titolazione, prima di ogni dose di TECVAYLI deve essere somministrata una premedicazione (cfr. Posologia/impiego - Premedicazione).
Schema di dosaggio raccomandato
Lo schema di dosaggio raccomandato per la somministrazione di TECVAYLI è illustrato nella Tabella 1. Il dosaggio raccomandato di TECVAYLI consiste in dosi di titolazione di 0.06 mg/kg e 0.3 mg/kg seguite da dosi di trattamento di 1.5 mg/kg una volta alla settimana fino alla progressione della malattia o alla comparsa di una tossicità inaccettabile. Nei pazienti con almeno una risposta completa alla terapia (CR o migliore) per almeno 6 mesi si può considerare di ridurre la frequenza di dosaggio a 1.5 mg/kg ogni due settimane fino alla progressione della malattia o alla comparsa di una tossicità inaccettabile (cfr. Efficacia clinica).
L'avvio di TECVAYLI avviene secondo lo schema di titolazione riportato nella Tabella 1, per ridurre l'incidenza e la gravità della sindrome da rilascio di citochine (Cytokine Release Syndrome, CRS).
La mancata osservanza del dosaggio o del regime posologico raccomandato all'inizio della terapia o la ripresa della terapia dopo ritardi nella somministrazione della dose può comportare un aumento della frequenza e della gravità degli eventi avversi dovuti al meccanismo d'azione di TECVAYLI, in particolare la sindrome da rilascio di citochine (cfr. Posologia/impiego - Adeguamenti della dose e Avvertenze e misure precauzionali - Sindrome da rilascio di citochine).
Tabella 1: regime di dosaggio di TECVAYLI |
Schema di dosaggio | Giorno | Dose |
Tutti i pazienti |
Schema di titolazionea | Giorno 1 | Dose di titolazione 1 | 0.06 mg/kg |
Giorno 4b | Dose di titolazione 2 | 0.3 mg/kg |
Giorno 7c | Prima dose di trattamento | 1.5 mg/kg |
Schema di dosaggio settimanalea | Una settimana dopo la prima dose di trattamento e successivamente ogni settimana. | Dosi di trattamento successive | 1.5 mg/kg una volta alla settimana |
Pazienti con almeno una risposta completa alla terapia (CR o migliore) per almeno 6 mesi |
Schema di dosaggio bisettimanalea (ogni 2 settimane) | Considerare una riduzione della frequenza di dosaggio a 1.5 mg/kg ogni due settimane |
a Vedere la Tabella 2 per le raccomandazioni sulla ripresa del trattamento con TECVAYLI dopo ritardi nella somministrazione (cfr. Posologia/impiego - Ripresa del trattamento con TECVAYLI dopo ritardi nella somministrazione). b La dose di titolazione 2 può essere somministrata da due a quattro giorni dopo la dose di titolazione 1 e, per consentire l'attenuazione degli effetti indesiderati, fino a 7 giorni dopo la dose di titolazione 1. c La prima dose di trattamento può essere somministrata da due a quattro giorni dopo la dose di titolazione 2 e, per consentire l'attenuazione degli effetti indesiderati, fino a 7 giorni dopo la dose di titolazione 2. |
Nelle tabelle 10, 11 e 12 è riportata la posologia in base agli intervalli prestabiliti del peso corporeo (cfr. Altre indicazioni – Modo di somministrazione).
Premedicazione
La seguente premedicazione deve essere somministrata da 1 a 3 ore prima di ogni dose del regime di titolazione di TECVAYLI per ridurre al minimo il rischio di insorgenza della sindrome da rilascio di citochine (cfr. Avvertenze e misure precauzionali - Sindrome da rilascio di citochine ed Effetti indesiderati).
·Corticosteroide (desametasone per via orale o endovenosa, 16 mg)
·Antistaminico H1 (difenidramina per via orale o endovenosa, 50 mg o equivalente).
·Antipiretici (paracetamolo, per via orale o endovenosa, da 650 mg a 1000 mg o equivalente)
Nei seguenti pazienti può essere richiesta la somministrazione di una premedicazione prima della somministrazione di dosi successive di TECVAYLI:
·Pazienti che ripetono una dose a causa di un ritardo nel regime di titolazione di TECVAYLI (cfr. Posologia/impiego - Ripresa del trattamento con TECVAYLI dopo ritardi nella somministrazione della dose)
·Pazienti che hanno manifestato CRS dopo la precedente dose di TECVAYLI (cfr. Posologia/impiego - Ripresa del trattamento con TECVAYLI dopo ritardi nella somministrazione della dose)
Profilassi della riattivazione del virus herpes zoster
Prima di iniziare il trattamento con TECVAYLI, deve essere presa in considerazione la profilassi antivirale per prevenire la riattivazione del virus dell'herpes zoster, in base ai protocolli/alle linee guida di trattamento locali.
Ripresa del trattamento con TECVAYLI dopo ritardi nella somministrazione della dose
Se una dose di TECVAYLI viene somministrata in ritardo, la terapia deve essere ripresa secondo le raccomandazioni della Tabella 2 e lo schema di trattamento deve essere continuato di conseguenza (cfr. Posologia/impiego - Schema di dosaggio raccomandato). La premedicazione deve essere somministrata come indicato nella Tabella 2 e i pazienti devono essere monitorati in modo intensivo dopo la somministrazione di TECVAYLI secondo la sezione «Monitoraggio» (cfr. Posologia/impiego - Premedicazione e Posologia/impiego - Monitoraggio).
Tabella 2: Raccomandazioni per la ripresa del trattamento con TECVAYLI dopo ritardi nella somministrazione della dose |
Ultima dose somministrata | Durata del ritardo dall'ultima dose somministrata | Misura |
Dose di titolazione 1 | Più di 7 giorni | Ripresa dello schema di titolazione di TECVAYLI alla dose di titolazione 1 (0.06 mg/kg).a |
Dose di titolazione 2 | Da 8 a 28 giorni | Ripetere la dose di titolazione 2 (0.3 mg/kg)a e continuare con lo schema di titolazione. |
Più di 28 giornib | Ripresa dello schema di titolazione di TECVAYLI alla dose di titolazione 1 (0.06 mg/kg).a |
Qualsiasi dose di trattamento | 62 giorni o meno | Continuare con l'ultima dose di trattamento e l'ultimo schema di dosaggio di TECVAYLI utilizzati (1.5 mg/kg una volta alla settimana oppure 1.5 mg/kg ogni due settimane, cfr. Tabella 1). |
Da 63 a 111 giorni | Ripresa dello schema di titolazione di TECVAYLI alla dose di titolazione 2 (0.3 mg/kg). |
Più di 111 giornic | Ripresa dello schema di titolazione di TECVAYLI alla dose di titolazione 1 (0.06 mg/kg).a |
a Somministrazione di una premedicazione prima della somministrazione e del monitoraggio di TECVAYLI (cfr. Posologia/impiego - Premedicazione e Posologia/impiego - Monitoraggio). b Considerazione del rapporto rischio/beneficio per la ripresa del trattamento con TECVAYLI nei pazienti che richiedono un ritardo della dose di oltre 28 giorni a causa di effetti indesiderati. c Considerazione del rapporto rischio/beneficio per la ripresa del trattamento con TECVAYLI nei pazienti che richiedono un ritardo della dose di oltre 111 giorni a causa di effetti indesiderati. |
Adeguamenti della dose
Le dosi di titolazione di TECVAYLI non devono essere omesse. La riduzione della dose di TECVAYLI non è raccomandata. Può essere necessario ritardare la dose per controllare le tossicità che si verificano (cfr. Avvertenze e misure precauzionali).
Cfr. le Tabelle 3, 4 e 5 per le azioni raccomandate in caso di effetti avversi da CRS, tossicità neurologica e ICANS (cfr. Misure in caso di effetti indesiderati gravi). Cfr. la Tabella 6 per le azioni raccomandate in caso di altri effetti avversi in seguito alla somministrazione di TECVAYLI (cfr. Altri effetti indesiderati).
Misure in caso di effetti indesiderati gravi
Sindrome da rilascio di citochine (Cytokine Release Syndrome, CRS)
Nello studio clinico MajesTec-1 con TECVAYLI, il tempo mediano alla comparsa della CRS dopo l'ultima iniezione di TECVAYLI è stato di 2 giorni (intervallo: 1-6 giorni). La sindrome da rilascio di citochine deve essere identificata in base alla presentazione clinica (cfr. Avvertenze e misure precauzionali - Sindrome da rilascio di citochine). Altre cause di febbre, ipossia e ipotensione devono essere valutate e trattate di conseguenza.
Se si sospetta una sindrome da rilascio di citochine, TECVAYLI deve essere interrotto fino alla risoluzione dell'effetto indesiderato (cfr. Tabella 3). Per quanto riguarda le misure da adottare, è necessario tenere conto delle raccomandazioni riportate nella Tabella 3. Se necessario, somministrare un trattamento di supporto per la sindrome da rilascio di citochine (come antipiretici, liquidi per via endovenosa, vasopressori, ossigenazione ecc.) Si devono prendere in considerazione esami di laboratorio per monitorare la coagulopatia intravascolare disseminata (CID), i parametri ematologici e la funzionalità polmonare, cardiaca, renale ed epatica.
Tabella 3: Misure raccomandate per la sindrome da rilascio di citochine (CRS) |
Gradoa | Sintomi | Misure |
Grado 1 | Temperatura ≥38°Cb | ·Interrompere TECVAYLI fino alla scomparsa della CRS. ·Trattamento della CRS secondo le linee guida basate sul consenso. ·Somministrare la premedicazione prima della dose successiva di TECVAYLI.c |
Grado 2 | Temperatura ≥38°Cb con: ipotensione che risponde alla somministrazione di liquidi e non richiede vasopressori e/o, fabbisogno di ossigeno tramite cannula nasale a basso flussod o blow-by | ·Interrompere TECVAYLI fino alla scomparsa della CRS. ·Trattamento della CRS secondo le linee guida basate sul consenso. ·Somministrare la premedicazione prima della dose successiva di TECVAYLI.c ·I pazienti devono essere monitorati come pazienti ricoverati per almeno 48 ore dopo la somministrazione della dose successiva di TECVAYLIc (cfr. Posologia/impiego - Monitoraggio). |
Grado 3 | Temperatura ≥38°Cb con: ipotensione che richiede un vasopressore con o senza vasopressina e/o, fabbisogno di ossigeno tramite cannula nasale ad alto flussod, maschera di ossigeno, maschera senza rebreathing o maschera di Venturi | Prima comparsa di CRS di grado 3 con durata inferiore a 48 ore: ·Interrompere TECVAYLI fino alla scomparsa della CRS. ·Trattamento della CRS secondo le linee guida basate sul consenso. ·Somministrare una terapia di supporto, che può includere cure mediche intensive. ·Somministrare la premedicazione prima della dose successiva di TECVAYLI.c ·I pazienti devono essere monitorati in regime ospedaliero per almeno 48 ore dopo la somministrazione della dose successiva di TECVAYLIc (cfr. Posologia/impiego - Monitoraggio). |
Comparsa ripetuta di CRS di grado 3 o di CRS di grado 3 con una durata di 48 ore o più: ·Interrompere definitivamente TECVAYLI. ·Trattamento della CRS secondo le linee guida basate sul consenso. ·Somministrare una terapia di supporto, che può includere cure mediche intensive. |
Grado 4 | Temperatura ≥38°Cb con: ipotensione che richiede più vasopressori (diversi dalla vasopressina) e/o, fabbisogno di ossigeno con pressione positiva (ad es. CPAP, BiPAP, intubazione e ventilazione meccanica) | ·Interrompere definitivamente TECVAYLI. ·Trattamento della CRS secondo le linee guida basate sul consenso. ·Somministrare una terapia di supporto, che può includere cure mediche intensive. |
a Secondo la classificazione della CRS dell'American Society for Transplantation and Cellular Therapy (ASTCT) 2019. b Attribuibile alla CRS. La febbre può non sempre manifestarsi contemporaneamente all'ipotensione o all'ipossia, poiché può essere mascherata dai medicamenti somministrati, come gli antipiretici o le anticitochine. c Vedere la Tabella 2 per le raccomandazioni sulla ripresa del trattamento con TECVAYLI dopo ritardi nella somministrazione (cfr. Posologia/impiego - Ripresa del trattamento con TECVAYLI dopo ritardi nella somministrazione). d Una cannula nasale a basso flusso corrisponde a ≤6 l/min, una cannula nasale ad alto flusso corrisponde a > 6 l/min. |
Tossicità neurologiche e ICANS
Nello studio clinico MajesTec-1 con TECVAYLI, il tempo mediano alla comparsa di tossicità neurologica (esclusa ICANS) è stato di 2 giorni (intervallo: 1-38 giorni) dopo l'ultima dose. Il tempo mediano di insorgenza dell'ICANS è stato di 3 giorni (intervallo: 2-5 giorni) dopo l'ultima dose. Le misure raccomandate per le tossicità neurologiche e ICANS sono riassunte nelle Tabelle 4 e 5.
Ai primi segni di tossicità neurologica, compresa l'ICANS, TECVAYLI deve essere sospeso e si deve prendere in considerazione un esame neurologico. È necessario escludere altre cause dei sintomi neurologici. In caso di tossicità neurologica grave o pericolosa per la vita, sono necessarie cure mediche intensive e un trattamento di supporto (cfr. Avvertenze e misure precauzionali - Tossicità neurologica). Per quanto concerne le misure da adottare, tenere conto delle raccomandazioni di cui alle Tabelle 4 e 5. Per quanto concerne la leucoencefalopatia multifocale progressiva (LMP), attenersi alle informazioni riportate nella rubrica Avvertenze e misure precauzionali – Infezioni.
Tabella 4: Misure raccomandate per le tossicità neurologiche (esclusa ICANS) |
Effetto indesiderato | Gravitàa | Misure |
Tossicità neurologichea (esclusa ICANS) | Grado 1 | ·Interrompere TECVAYLI fino a quando i sintomi di tossicità neurologica non si siano attenuati o stabilizzati.b |
Grado 2 Grado 3 (prima manifestazione) | ·Interrompere TECVAYLI fino a quando i sintomi di tossicità neurologica non siano migliorati al grado 1 o meno.b ·Somministrare una terapia di supporto. |
Grado 3 (recidivante) Grado 4 | ·Interrompere definitivamente TECVAYLI. ·Somministrare una terapia di supporto, che può includere cure mediche intensive. |
a Basato sui Criteri Generali per gli Effetti indesiderati del National Cancer Institute (NCI CTCAE), versione 4.03. b Cfr. la Tabella 2 per le raccomandazioni sulla ripresa del trattamento con TECVAYLI dopo ritardi nella somministrazione (cfr. Posologia/impiego - Ripresa del trattamento con TECVAYLI dopo ritardi nella somministrazione). |
Tabella 5: Misure raccomandate nella sindrome da neurotossicità associata alle cellule immunitarie effettrici (ICANS) |
Gradoa | Sintomib | Misure |
Grado 1 | Punteggio ICE 7-9c, o stato di coscienza annebbiatod: si sveglia spontaneamente. | ·Interrompere TECVAYLI fino a quando l'ICANS non si attenua.e ·Monitorare i sintomi neurologici e considerare la possibilità di consultare un neurologo o un altro specialista per ulteriori indagini e misure, compresa la somministrazione di medicamenti antiepilettici non sedativi per prevenire le crisi. ·Somministrare la terapia di supporto secondo le linee guida basate sul consenso. |
Grado 2 | Punteggio ICE 3-6c, o stato di coscienza annebbiatod: si sveglia se chiamato/a. | ·Interrompere TECVAYLI fino a quando l'ICANS non si attenua. ·Somministrare 10 mg di desametasonef e.v. ogni 6 ore e continuare fino a un miglioramento ≤ al grado 1, quindi ridurre il dosaggio. ·Monitorare i sintomi neurologici e considerare la possibilità di consultare un neurologo o un altro specialista per ulteriori indagini e misure, compresa la somministrazione di medicamenti antiepilettici non sedativi per prevenire le crisi. ·Somministrare la terapia di supporto secondo le linee guida basate sul consenso. ·I pazienti devono essere monitorati in regime ospedaliero per almeno 48 ore dopo la somministrazione della dose successiva di TECVAYLI (cfr. Posologia/impiego - Monitoraggio).e |
Grado 3 | Punteggio ICE 0-2c o stato di coscienza annebbiatod: si risveglia solo allo stimolo tattile, o crisi epilettiched: ·qualsiasi crisi epilettica clinica, focale o generalizzata, che si risolva rapidamente, o ·crisi non convulsive nell'EEG che si attenuano con l'intervento, o aumento della pressione intracranica (ICP): edema focale/locale al neuroimagingd. | Prima comparsa di un'ICANS di grado 3: ·Interrompere TECVAYLI fino a quando l'ICANS non si attenua. ·Somministrare 10 mg di desametasonef e.v. ogni 6 ore e continuare fino a un miglioramento ≤ al grado 1, quindi ridurre il dosaggio. ·Monitorare i sintomi neurologici e considerare la possibilità di consultare un neurologo o un altro specialista per ulteriori indagini e misure, compresa la somministrazione di medicamenti antiepilettici non sedativi per prevenire le crisi. ·Somministrare una terapia di supporto, che può includere cure mediche intensive, secondo le linee guida basate sul consenso. ·I pazienti devono essere monitorati in regime ospedaliero per almeno 48 ore dopo la somministrazione della dose successiva di TECVAYLI (cfr. Posologia/impiego - Monitoraggio).e |
ICANS recidivante di grado 3: ·Interrompere definitivamente TECVAYLI. ·Somministrare 10 mg di desametasonef e.v. ogni 6 ore e continuare fino a un miglioramento ≤ al grado 1, quindi ridurre il dosaggio. ·Monitorare i sintomi neurologici e considerare la possibilità di consultare un neurologo o un altro specialista per ulteriori indagini e misure, compresa la somministrazione di medicamenti antiepilettici non sedativi per prevenire le crisi. ·Somministrare una terapia di supporto, che può includere cure mediche intensive, secondo le linee guida basate sul consenso. |
Grado 4 | Punteggio ICE 0c, o stato di coscienza annebbiatod: ·il paziente non può essere svegliato o necessita di stimoli tattili forti o ripetitivi per essere svegliato, oppure ·stupor o coma, o crisi epilettiched: ·crisi epilettiche prolungate pericolose per la vita (durata > 5 min) o ·crisi cliniche o elettriche ripetute senza ritorno al valore basale, o risultati motorid: ·debolezza motoria focale profonda, come emiparesi o paraparesi, o aumento dell'ICP/edema cerebraled con segni/sintomi quali: ·edema cerebrale diffuso al neuroimaging ·postura decerebrale o decorticale o ·paralisi del VI nervo cranico o ·papilledema o ·riflesso di Cushing | ·Interrompere definitivamente TECVAYLI. ·Somministrare 10 mg di desametasonef e.v. ogni 6 ore e continuare fino a un miglioramento ≤ al grado 1, quindi ridurre il dosaggio. ·In alternativa, considerare la somministrazione di metilprednisolone 1000 mg al giorno per via endovenosa e continuare con metilprednisolone 1000 mg al giorno per via endovenosa per almeno due giorni. ·Monitorare i sintomi neurologici e considerare la possibilità di consultare un neurologo o un altro specialista per ulteriori indagini e misure, compresa la somministrazione di medicamenti antiepilettici non sedativi per prevenire le crisi. ·Somministrare una terapia di supporto, che può includere cure mediche intensive, secondo le linee guida basate sul consenso. |
a Secondo la classificazione dell'ICANS dell'American Society for Transplantation and Cellular Therapy (ASTCT) 2019. b Il trattamento si basa sull'evento più grave non dovuto ad altra causa. c Se il paziente è in grado di svegliarsi e può essere eseguita una valutazione dell'encefalopatia associata alle cellule immunitarie effettrici (ICE), valutare quanto segue: orientamento (orientamento rispetto ad anno, mese, città, ospedale = 4 punti); denominazione (indicare/nominare 3 oggetti, ad es. orologio, penna, interruttore = 3 punti); seguire le istruzioni (ad es. «Mostrami 2 dita» o «Chiudi gli occhi e tira fuori la lingua» = 1 punto); capacità di scrittura, scrivere una frase standard = 1 punto; e capacità di concentrazione (contare all'indietro da 100 a passi di dieci = 1 punto). Se il paziente non è in grado di svegliarsi e non è in grado di completare la valutazione ICE (grado ICANS 4) = 0 punti. d Non attribuibile ad alcun'altra causa. e Cfr. la Tabella 2 per le raccomandazioni sulla ripresa del trattamento con TECVAYLI dopo ritardi nella somministrazione (cfr. Posologia/impiego - Ripresa del trattamento con TECVAYLI dopo ritardi nella somministrazione). f Tutte le istruzioni per la somministrazione di desametasone si riferiscono al desametasone o a un medicamento equivalente. |
Altri effetti indesiderati
Tabella 6: Misure raccomandate per altri effetti indesiderati |
Effetto indesiderato | Gravità | Misure |
Infezionia (cfr. Avvertenze e misure precauzionali) | Tutti i gradi | ·Interrompere TECVAYLI nei pazienti con infezione attiva durante il regime di titolazione.b |
Grado 3 | ·Sospendere le successive dosi di trattamento TECVAYLI (cioè le dosi che vengono somministrate dopo lo schema di titolazione di TECVAYLI) fino a quando l'infezione non sia migliorata al grado 1 o inferiore.b |
Grado 4 | ·Considerare la possibilità di interrompere definitivamente TECVAYLI. ·Se TECVAYLI non viene interrotto in modo permanente, sospendere le successive dosi di trattamento di TECVAYLI (cioè le dosi che vengono somministrate dopo lo schema di titolazione di TECVAYLI) fino a quando l'infezione non sia migliorata al grado 1 o inferiore.b |
Tossicità ematologica (cfr. Avvertenze e misure precauzionali ed Effetti indesiderati) | Conta assoluta dei neutrofili inferiore a 0.5 x 109/litro | ·Interrompere TECVAYLI fino al raggiungimento di una conta assoluta dei neutrofili di almeno 0.5 x 109/litro.b |
Neutropenia febbrile | ·Interrompere TECVAYLI fino al raggiungimento di una conta assoluta dei neutrofili di almeno 1.0 x 109/litro o fino all'abbassamento della febbre.b |
Emoglobina inferiore a 8 g/dl | ·Interrompere TECVAYLI fino a quando il livello di emoglobina non sarà di almeno 8 g/dl.b |
Conta piastrinica inferiore a 25 000/µl Conta piastrinica tra 25 000/µl e 50 000/µl con sanguinamenti | ·Interrompere TECVAYLI fino a quando la conta piastrinica non sarà di almeno 25 000/µl e non ci saranno più segni di sanguinamento.b |
Altri effetti indesiderati non ematologicia (cfr. Avvertenze e misure precauzionali ed Effetti indesiderati) | Grado 3 | ·Interrompere TECVAYLI fino a quando l'effetto indesiderato non sia migliorato al grado 1 o inferiore.b |
Grado 4 | ·Considerare la possibilità di interrompere definitivamente TECVAYLI. ·Se TECVAYLI non viene interrotto in modo permanente, sospendere le successive dosi di trattamento di TECVAYLI (cioè le dosi che vengono somministrate dopo lo schema di titolazione di TECVAYLI) fino a quando l'effetto indesiderato non sia migliorato al grado 1 o inferiore.b |
a Basato sui Criteri Generali per gli Effetti indesiderati del National Cancer Institute (NCI CTCAE), versione 4.03. b Cfr. la Tabella 2 per le raccomandazioni sulla ripresa del trattamento con TECVAYLI dopo ritardi nella dose (cfr. Posologia/impiego - Ripresa del trattamento con TECVAYLI dopo ritardi nella dose). |
Istruzioni posologiche speciali
Pazienti con disturbi della funzionalità epatica
Non sono stati condotti studi ufficiali con TECVAYLI in pazienti con insufficienza epatica.
Sulla base di un'analisi farmacocinetica (PK) della popolazione, non è richiesto alcun adeguamento della dose nei pazienti con lieve compromissione epatica (cfr. Farmacocinetica).
Pazienti con disturbi della funzionalità renale
Non sono stati condotti studi ufficiali con TECVAYLI in pazienti con insufficienza renale.
Sulla base di un'analisi farmacocinetica (PK) di popolazione, non è richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale lieve o moderata (cfr. Farmacocinetica).
Pazienti anziani (a partire da 65 anni)
Dei 203 pazienti trattati con TECVAYLI alla dose raccomandata nello studio MajesTec-1, il 47 % aveva 65 anni o più e il 13 % 75 anni o più. In generale, non è stata osservata alcuna differenza in termini di sicurezza o efficacia tra i pazienti di età ≥65 anni e quelli di età inferiore. Tuttavia, il numero di pazienti di 75 anni o più era insufficiente per rilevare differenze in termini di sicurezza o efficacia.
Non è richiesto alcun adeguamento della dose (cfr. Farmacocinetica).
Popolazione pediatrica
TECVAYLI non è omologato per l'uso nella popolazione pediatrica.
Controindicazioni
Nessuna.
Avvertenze e misure precauzionali
Sindrome da rilascio di citochine (Cytokine Release Syndrome, CRS)
Il trattamento con TECVAYLI può causare la sindrome da rilascio di citochine (CRS), compresi eventi pericolosi per la vita o fatali (cfr. Effetti indesiderati). La maggior parte degli eventi di CRS osservati dopo la somministrazione di TECVAYLI erano di grado 1 e grado 2 (cfr. Effetti indesiderati).
Il tempo mediano di insorgenza della CRS è stato di 2 giorni (intervallo: 1-6 giorni) dopo l'ultima dose con una durata mediana di 2 giorni (intervallo: 1-9 giorni).
I segni e i sintomi clinici della CRS possono comprendere febbre, brividi, ipotensione, tachicardia, ipossia, cefalea e aumento degli enzimi epatici. Le complicanze potenzialmente letali della CRS includono disfunzione cardiaca, sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS), tossicità neurologica, insufficienza renale e/o epatica e coagulopatia intravascolare disseminata (CID).
Per ridurre il rischio di insorgenza di CRS (cfr. Tabella 1), iniziare il trattamento secondo lo schema di titolazione di TECVAYLI. L'inosservanza del dosaggio o dello schema posologico raccomandato all'inizio della terapia o la ripresa della terapia dopo un ritardo nel dosaggio possono comportare un aumento della frequenza e della gravità degli eventi indesiderati dovuti al meccanismo d'azione. Per ridurre il rischio di CRS, la premedicazione (corticosteroidi, antistaminici e antipiretici) deve essere somministrata prima di ogni dose di TECVAYLI nell'ambito dello schema di titolazione e i pazienti devono essere monitorati in modo appropriato dopo la somministrazione di TECVAYLI (cfr. Posologia/impiego - Premedicazione e Monitoraggio). Nei pazienti che hanno manifestato CRS dopo l'ultima dose, è necessario somministrare una premedicazione ed effettuare un monitoraggio intensivo prima della dose successiva di TECVAYLI.
I pazienti devono essere istruiti a rivolgersi immediatamente a un medico in caso di segni o sintomi di CRS. Al primo segno di CRS, il paziente deve essere valutato immediatamente per l'ospedalizzazione e, a seconda della gravità, devono essere avviate misure terapeutiche di supporto. Il trattamento con TECVAYLI deve essere interrotto fino a quando la CRS non si è attenuata come indicato nella Tabella 3 (cfr. Posologia/impiego - Misure in caso di effetti indesiderati gravi).
Tossicità neurologiche, inclusa ICANS
Dopo il trattamento con TECVAYLI si sono verificate tossicità neurologiche gravi o pericolose per la vita, tra cui la sindrome di neurotossicità associata alle cellule immunitarie effettrici (ICANS; cfr. Effetti indesiderati). La maggior parte delle tossicità neurologiche era di grado 1 e grado 2 (cfr. Effetti indesiderati). Al follow-up prolungato, nei pazienti che hanno ricevuto TECVAYLI si sono verificate convulsioni di grado 4 e sindrome di Guillain-Barré fatale. Per quanto riguarda i casi osservati di leucoencefalopatia multifocale progressiva (LMP) cfr. Infezioni.
L'insorgenza dell'ICANS può avvenire contemporaneamente alla CRS, dopo la sua attenuazione o anche in sua assenza.
I pazienti devono essere monitorati durante il trattamento alla ricerca di segni o sintomi di tossicità neurologica e trattati tempestivamente.
I pazienti devono essere istruiti a rivolgersi immediatamente a un medico in caso di segni o sintomi di tossicità neurologica. Al primo segno di tossicità neurologica, come l'ICANS, il paziente deve essere visitato immediatamente e, a seconda della gravità, deve essere iniziato il trattamento secondo le indicazioni della Tabella 5 (cfr. Posologia/impiego - Misure in caso di effetti indesiderati gravi).
In caso di tossicità neurologiche (esclusa ICANS) o di ICANS, il trattamento con TECVAYLI deve essere interrotto secondo quanto indicato nelle tabelle 4 e 5, rispettivamente, e gli effetti avversi devono essere trattati secondo le raccomandazioni delle tabelle 4 e 5, rispettivamente.
Infezioni
Nei pazienti che ricevono TECVAYLI è stata segnalata la comparsa di infezioni gravi, pericolose per la vita o fatali, comprese le infezioni opportunistiche (cfr. Effetti indesiderati).
Nei pazienti che ricevono TECVAYLI è stata segnalata inoltre la comparsa di leucoencefalopatia multifocale progressiva, che può avere esito fatale (cfr. Effetti indesiderati – Infezioni). Occorre monitorare la nuova comparsa di segni e sintomi neurologici o la variazione dei segni e sintomi preesistenti. Se si sospetta una LMP, il trattamento con TECVAYLI deve essere interrotto e devono essere avviate le indagini diagnostiche appropriate. Se la LMP viene confermata, TECVAYLI deve essere interrotto. Infezioni virali nuove o riattivate si sono verificate durante la terapia con TECVAYLI (cfr. Effetti indesiderati). Nei pazienti che hanno ricevuto TECVAYLI alla dose raccomandata nello studio clinico si sono verificate infezioni COVID-19, inclusi casi gravi e fatali (cfr. Effetti indesiderati).
Nei pazienti trattati con medicamenti diretti contro le cellule B può verificarsi la riattivazione del virus dell'epatite B (HBV), che in alcuni casi può portare a epatite fulminante, insufficienza epatica e morte. Prima di iniziare un trattamento con TECVAYLI, deve essere effettuato uno screening per l'infezione da HBV, l'infezione attiva da HCV e l'infezione attiva da HIV, secondo le linee guida cliniche. I pazienti per i quali è stata riscontrata una sierologia positiva per l'HBV devono essere monitorati durante il trattamento con TECVAYLI e per almeno sei mesi dopo l'interruzione per i sintomi clinici e i valori di laboratorio che possono essere segni di riattivazione dell'HBV.
I pazienti devono essere monitorati per rilevare segni e sintomi di infezione prima e durante il trattamento con TECVAYLI e trattati di conseguenza. La profilassi antibiotica deve essere somministrata secondo i protocolli/le linee guida di trattamento applicabili localmente.
Interrompere il trattamento con TECVAYLI se si verifica un'infezione come indicato nella Tabella 6 e trattare l'infezione secondo i protocolli/le linee guida di trattamento locali applicabili (cfr. Posologia/impiego - Adeguamenti della dose).
Epatotossicità
TECVAYLI può causare epatossicità, compresa la morte. Si è verificato un caso fatale di insufficienza epatica in pazienti che hanno ricevuto TECVAYLI alla dose raccomandata nello studio clinico.
Gli enzimi epatici e la bilirubina devono essere monitorati al basale e durante il trattamento, come indicato clinicamente. A seconda della gravità, il trattamento con TECVAYLI deve essere sospeso o deve essere presa in considerazione l'interruzione permanente di TECVAYLI. Il trattamento deve essere somministrato secondo i protocolli/le linee guida locali (cfr. Posologia/impiego - Adeguamenti della dose).
Ipogammaglobulinemia
Nei pazienti che ricevono TECVAYLI è stata segnalata ipogammaglobulinemia (cfr. Effetti indesiderati).
Durante il trattamento con TECVAYLI, monitorare i livelli di immunoglobuline e trattare secondo i protocolli/le linee guida di trattamento applicabili localmente, comprese le misure di controllo delle infezioni, la profilassi antibiotica o antivirale e la somministrazione della terapia sostitutiva con immunoglobuline.
Vaccini
La risposta immunitaria ai vaccini può essere ridotta in caso di assunzione di TECVAYLI.
La sicurezza dell'immunizzazione con vaccini a virus vivo durante o dopo il trattamento con TECVAYLI non è stata studiata. La vaccinazione con vaccini a virus vivo non è raccomandata per almeno 4 settimane prima dell'inizio, durante e almeno 4 settimane dopo il trattamento.
Neutropenia
Nei pazienti che ricevono TECVAYLI è stata segnalata neutropenia o neutropenia febbrile (cfr. Effetti indesiderati).
La conta delle cellule ematiche totali deve essere monitorata al basale e a intervalli regolari durante il trattamento, e l'eventuale trattamento di supporto deve essere iniziato come appropriato secondo i protocolli/le linee guida di trattamento locali.
I pazienti con neutropenia devono essere monitorati per rilevare segni di infezione.
In caso di neutropenia, il trattamento con TECVAYLI deve essere interrotto come indicato nella Tabella 6 (cfr. Posologia/impiego - Adeguamenti della dose).
Donne in età fertile/contraccezione
Lo stato di gravidanza delle donne in età fertile deve essere controllato prima di iniziare il trattamento con TECVAYLI. Le donne in età fertile devono utilizzare un metodo contraccettivo efficace durante il trattamento e per 5 mesi dopo l'ultima dose di TECVAYLI (cfr. Gravidanza, allattamento).
Reazioni di ipersensibilità e altre reazioni alla somministrazione
TECVAYLI può causare sia reazioni sistemiche dovute alla somministrazione sia reazioni locali nella sede di iniezione (cfr. Effetti indesiderati).
Interrompere TECVAYLI o considerare l'interruzione permanente di TECVAYLI a seconda della gravità (cfr. Posologia/impiego - Altri effetti indesiderati).
Sostanze ausiliarie
Questo medicamento contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per flaconcino, cioè essenzialmente «senza sodio».
Popolazioni di pazienti non studiate negli studi clinici
I seguenti gruppi di pazienti sono stati esclusi dallo studio clinico MajesTec-1: pazienti con ipercalcemia (> 3,5 mmol/l), insufficienza renale (creatinina sierica > 1.5 mg/dl o clearance della creatinina < 40 ml/min), anemia (emoglobina < 80 g/l), ECOG performance status > 1, coinvolgimento del SNC, altre malattie innescate da plasmacellule o proteine monoclonali, infezioni (HIV, AIDS, HBV, HCV)/anamnesi attiva o documentata di malattie autoimmuni (con l'eccezione di vitiligine, diabete di tipo 1 e pregressa tiroidite autoimmune), malattie cardiache (insufficienza cardiaca congestizia di classe NYHA III o IV, infarto miocardico o CABC ≤6 mesi prima dell'ingresso nello studio, aritmie ventricolari clinicamente significative o sincope inspiegabile nell'anamnesi, cardiomiopatia grave non ischemica in anamnesi), ictus o crisi convulsive nell'arco degli ultimi sei mesi nonché pazienti che hanno ricevuto vaccini a virus vivo attenuati nelle 4 settimane precedenti la prima dose di TECVAYLI.
Interazioni
Non sono stati condotti studi di interazione farmacologica con TECVAYLI.
Il rilascio iniziale di citochine associato all'inizio del trattamento con TECVAYLI potrebbe sopprimere gli enzimi CYP450. Stando a modelli farmacocinetici su base fisiologica (PBPK), il rischio più alto di interazioni farmacologiche è da attendersi all'inizio dello schema di titolazione e fino a 7 giorni dopo la prima dose di trattamento o durante un evento di CRS. Durante questo periodo, nei pazienti che ricevono in concomitanza substrati del CYP450 con un indice terapeutico ristretto, devono essere monitorate la tossicità o la concentrazione del medicamento (ad es. ciclosporina). La dose del medicamento concomitante deve essere modificata secondo necessità.
Gravidanza, allattamento
Donne potenzialmente fertili e uomini con capacità riproduttiva
Test di gravidanza
Le donne in età fertile devono effettuare un test di gravidanza prima di iniziare il trattamento con TECVAYLI.
Contraccezione
Le donne in età fertile devono essere istruite a usare una contraccezione efficace durante il trattamento e per i primi cinque mesi dopo l'ultima dose di TECVAYLI.
I partner maschili di donne in età fertile devono essere istruiti a usare una contraccezione efficace durante il trattamento e per tre mesi dopo l'ultima dose di TECVAYLI.
Gravidanza
Non sono disponibili dati sull'uso di TECVAYLI in donne in gravidanza o dati sperimentali sugli animali per valutare il rischio di TECVAYLI in gravidanza. È noto che l'immunoglobulina G (IgG) umana passa la barriera placentare. Pertanto, esiste la possibilità che teclistamab passi dalla madre al feto in via di sviluppo. TECVAYLI induce l'attivazione delle cellule T e il rilascio di citochine, che possono influenzare il decorso della gravidanza. TECVAYLI non deve essere somministrato a donne in gravidanza, a meno che non sia chiaramente necessario. Poiché TECVAYLI è associato a ipogammaglobulinemia, la determinazione dei livelli di immunoglobuline deve essere presa in considerazione nei neonati di madri trattate con TECVAYLI.
Allattamento
Non è noto se teclistamab venga escreto nel latte materno nell'uomo o negli animali, se abbia un effetto sul bambino allattato al seno o se influisca sulla produzione di latte. A causa del potenziale di gravi effetti indesiderati di TECVAYLI nei neonati allattati al seno, le pazienti non devono allattare durante il trattamento con TECVAYLI e per almeno cinque mesi dopo l'ultima dose.
Fertilità
Non sono disponibili dati sull'effetto di TECVAYLI sulla fertilità. Gli effetti di TECVAYLI sulla fertilità maschile o femminile non sono stati studiati in studi sperimentali sugli animali.
Effetti sulla capacità di condurre veicoli e sull'impiego di macchine
A causa dei potenziali eventi neurologici, i pazienti che ricevono TECVAYLI sono a rischio di uno stato di coscienza annebbiato. I pazienti devono astenersi dalla guida o dall'uso di macchinari pesanti o potenzialmente pericolosi per 48 ore dopo ogni dose nell'ambito dello schema di titolazione (cfr. Posologia/impiego, Tabella 1) e in caso di nuova insorgenza di sintomi neurologici fino alla risoluzione della neurotossicità.
Effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati sono eventi avversi che possono essere associati all'uso di teclistamab sulla base di una valutazione completa delle informazioni disponibili. Una relazione causale con teclistamab non può essere dimostrata in modo affidabile nei singoli casi. Poiché le sperimentazioni cliniche sono condotte in condizioni molto diverse, le frequenze osservate degli eventi indesiderati non possono essere confrontate direttamente con i risultati dello studio di un altro medicamento e possono quindi non corrispondere alle frequenze osservate nella pratica.
Riassunto del profilo di sicurezza
La sicurezza di TECVAYLI è stata valutata nello studio MajesTec-1, che ha incluso 205 pazienti adulti con mieloma multiplo recidivante o refrattario che hanno ricevuto il regime di dosaggio raccomandato di TECVAYLI somministrato per via sottocutanea come monoterapia. La durata mediana del trattamento con TECVAYLI è stata di 8.5 mesi (intervallo: 0.2-40.5 mesi).
Gli effetti indesiderati più comuni di qualsiasi grado (≥20 %) nei pazienti sono stati ipogammaglobulinemia (76 %), sindrome da rilascio di citochine (71 %), neutropenia (71 %), anemia (56 %), dolore muscoloscheletrico (56 %), affaticamento (43 %), trombocitopenia (42 %), infezione del tratto respiratorio superiore (42 %), reazione nella sede di iniezione (41 %), linfopenia (38 %), diarrea (36%), piressia (32%), tosse (31 %), COVID-19 (29 %), polmonite (28 %), dolore (26 %), costipazione (25 %), nausea (24 %) e cefalea (24 %).
Effetti indesiderati gravi sono stati segnalati nel 69 % dei pazienti che hanno ricevuto TECVAYLI. Gli effetti indesiderati gravi riportati in ≥2 % dei pazienti sono stati infezioni COVID-19 (21 %), polmonite (17 %), sindrome da rilascio di citochine (8 %), sepsi (7 %), dolore muscoloscheletrico (6 %), piressia (5%), danno renale acuto (4.9 %), neutropenia febbrile (3.9 %), infezione del tratto respiratorio superiore (3.4 %), diarrea (2.9%), neutropenia (2.4 %), encefalopatia (2.4 %), cellulite (2.0 %), ipossia (2.0 %), emorragia (2.0 %) e infezioni delle vie urinarie (2.0 %).
Le interruzioni della dose (ritardi della dose o dose non somministrata) di TECVAYLI a causa di effetti indesiderati si sono verificate nel 70 % dei pazienti. Gli effetti indesiderati più comuni (≥5 %) che hanno portato all'interruzione della dose sono stati neutropenia (29 %), infezione COVID-19 (18 %), polmonite (8 %), sindrome da rilascio di citochine (8 %) e piressia (8 %).
Una riduzione della dose di TECVAYLI dovuta a effetti indesiderati si è verificata in un paziente (0.5 %) a causa della neutropenia.
L'interruzione definitiva di TECVAYLI a causa di effetti indesiderati si è verificata in 11 pazienti (5.4 %).
Elenco degli effetti indesiderati
La Tabella 7 elenca gli effetti indesiderati segnalati nei pazienti che hanno ricevuto TECVAYLI.
Gli effetti indesiderati osservati negli studi clinici devono essere classificati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA e la frequenza secondo la seguente convenzione: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, < 1/10); non comune (≥1/1000, < 1/100); raro (≥1/10 000, < 1/1000); molto raro (< 1/10 000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
All'interno delle singole categorie di frequenza, gli effetti indesiderati sono elencati in ordine decrescente di frequenza.
Tabella 7: Effetti indesiderati nei pazienti con mieloma multiplo trattati con TECVAYLI nello studio MajesTec-1 |
Classificazione sistemica organica | Effetto indesiderato | Frequenza (tutti i gradi) | N = 205 |
Incidenza (%) |
Tutti i gradi | Grado 3 o superiore |
Infezioni e infestazioni | Infezioni delle vie respiratorie superiori1 | Molto comune | 86 (42%) | 11 (5.4%) |
Infezione COVID-192 | Molto comune | 60 (29 %) | 46 (22 %) |
Polmonite3 | Molto comune | 58 (28%) | 40 (20%) |
Infezione delle vie urinarie4 | Molto comune | 27 (13 %) | 11 (5.4 %) |
Sepsi5 | Molto comune | 21 (10%) | 19 (9.3 %) |
Cellulite | Comune | 9 (4.4%) | 6 (2.9%) |
Leucoencefalopatia multifocale progressiva (LMP) | Comune | 2 (1 %) | 2 (1 %) |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Neutropenia | Molto comune | 146 (71 %) | 134 (65 %) |
Anemia6 | Molto comune | 114 (56 %) | 76 (37 %) |
Trombocitopenia | Molto comune | 87 (42 %) | 50 (24 %) |
Linfopenia | Molto comune | 78 (38 %) | 74 (36 %) |
Leucopenia | Molto comune | 40 (20 %) | 20 (9.8 %) |
Neutropenia febbrile | Comune | 12 (5.9 %) | 9 (4.4 %) |
Disturbi del sistema immunitario | Ipogammaglobulinemia7 | Molto comune | 155 (76 %) | 3 (1.5 %) |
Sindrome da rilascio di citochine (CRS) | Molto comune | 145 (71 %) | 1 (0.5 %) |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Ipokaliemia | Molto comune | 30 (15 %) | 10 (4.9 %) |
Appetito ridotto | Molto comune | 29 (14 %) | 2 (1.0 %) |
Ipofosfatemia | Molto comune | 28 (14 %) | 14 (6.8 %) |
Ipomagnesiemia | Molto comune | 24 (12 %) | 1 (0.5 %) |
Ipercalcemia | Molto comune | 22 (11 %) | 5 (2.4 %) |
Iponatremia | Comune | 20 (9.8 %) | 11 (5.4 %) |
Ipocalcemia | Comune | 18 (8.8 %) | 1 (0.5 %) |
Iperkaliemia | Comune | 12 (5.9 %) | 2 (1.0 %) |
Ipoalbuminemia | Comune | 9 (4.4 %) | 2 (1.0 %) |
Iperamilasemia | Comune | 6 (2.9 %) | 4 (2.0 %) |
Ipoglicemia | Comune | 4 (2.0 %) | 0 |
Patologie del sistema nervoso | Cefalea | Molto comune | 50 (24 %) | 1 (0.5 %) |
Neuropatia periferica8 | Molto comune | 35 (17 %) | 1 (0.5 %) |
Encefalopatia9 | Molto comune | 21 (10 %) | 1 (0.5 %) |
Sindrome da neurotossicità associata alle cellule immunitarie effettrici (ICANS) | Comune | 9 (4.4 %) | 1 (0.5 %) |
Patologie vascolari | Emorragia10 | Molto comune | 32 (16 %) | 6 (2.9 %) |
Ipertensione11 | Molto comune | 28 (14 %) | 12 (5.9 %) |
Ipotensione | Molto comune | 21 (10 %) | 4 (2.0 %) |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Tosse12 | Molto comune | 63 (31 %) | 0 |
Dispnea13 | Molto comune | 34 (17 %) | 6 (2.9 %) |
Ipossia | Comune | 19 (9.3 %) | 9 (4.4 %) |
Patologie gastrointestinali | Diarrea14 | Molto comune | 73 (36 %) | 7 (3.4 %) |
Stipsi | Molto comune | 52 (25 %) | 0 |
Nausea | Molto comune | 49 (24 %) | 1 (0.5 %) |
Vomito | Molto comune | 29 (14 %) | 2 (1.0 %) |
Dolore addominale15 | Molto comune | 27 (13 %) | 2 (1.0 %) |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Dolore muscolo-scheletrico16 | Molto comune | 115 (56 %) | 16 (7.8 %) |
Spasmi muscolari | Comune | 19 (9.3 %) | 0 |
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione | Affaticamento17 | Molto comune | 88 (43 %) | 9 (4.4 %) |
Reazioni nella sede di iniezione18 | Molto comune | 85 (41 %) | 1 (0.5 %) |
Piressia | Molto comune | 65 (32 %) | 1 (0.5 %) |
Dolore19 | Molto comune | 54 (26 %) | 4 (2.0 %) |
Edema20 | Molto comune | 35 (17 %) | 0 |
Esami diagnostici | Aumento delle transaminasi21 | Molto comune | 26 (13 %) | 6 (2.9 %) |
Fosfatasi alcalina ematica aumentata | Molto comune | 21 (10 %) | 5 (2.4 %) |
Innalzamento della gamma-glutamiltransferasi | Comune | 20 (9.8 %) | 7 (3.4 %) |
Lipasi aumentata | Comune | 15 (7.3 %) | 3 (1.5 %) |
Aumento della creatinina nel sangue | Comune | 13 (6.3 %) | 0 |
Tutti gli eventi indesiderati sono stati codificati secondo la versione 24.0 di MedDRA. Nota: l'elenco comprende la diagnosi di CRS e ICANS; sono esclusi i sintomi di CRS o ICANS. 1 L'infezione delle vie respiratorie superiori comprende infezione delle vie respiratorie superiori da adenovirus, bronchite, bronchite virale, sinusite cronica, rinofaringite, faringite, infezione da virus respiratorio sinciziale, infezione respiratoria, infezione respiratoria batterica, infezione respiratoria virale, rinite, infezione da rinovirus, sinusite, tracheite, infezione delle vie respiratorie superiori, infezione batterica delle vie respiratorie superiori, rinite virale e infezione virale delle vie respiratorie superiori. 2 L'infezione COVID-19 comprende infezione COVID-19 asintomatica e COVID-19. 3 La polmonite comprende la polmonite da enterobacter, l'infezione delle basse vie respiratorie, l'infezione virale delle basse vie respiratorie, la polmonite da metapneumovirus, la polmonite da Pneumocystis jirovecii, la polmonite, la polmonite adenovirale, la polmonite batterica, la polmonite da E. coli, la polmonite da Klebsiella, la polmonite da Morassella, la polmonite da pneumococco, la polmonite da Pseudomonas, la polmonite da virus respiratorio sinciziale, la polmonite da stafilococco, la polmonite da streptococco e la polmonite virale. 4 L'infezione delle vie urinarie comprende cistite, cistite da E. coli, cistite da Klebsiella, infezione delle vie urinarie da E. coli, infezione delle vie urinarie e infezione batterica delle vie urinarie. 5 La sepsi comprende batteriemia, sepsi batterica, batteriemia correlata a un medicamento, batteriemia da E. coli, sepsi meningococcica, sepsi neutrofila, batteriemia da Pseudomonas, sepsi da Pseudomonas, sepsi e batteriemia da stafilococco. 6 L'anemia comprende l'anemia, l'anemia da carenza di ferro, l'anemia mieloftisica e l'anemia microcitica. 7 L'ipogammaglobulinemia comprende i pazienti con eventi indesiderati di ipogammaglobulinemia, ipoglobulinemia, diminuzione delle immunoglobuline e/o i pazienti con livelli di IgG di laboratorio inferiori a 500 mg/dl dopo il trattamento con teclistamab. 8 La neuropatia periferica comprende disestesia, ipoestesia, ipoestesia orale, nevralgia, parestesia, neuropatia sensoriale periferica e sciatica. 9 L'encefalopatia comprende confusione, annebbiamento della coscienza, letargia, alterazione della memoria e sonnolenza. 10 L'emorragia comprende emorragia congiuntivale, epistassi, emorragia gastrointestinale, emorragia gengivale, ematochezia, ematoma, ematuria, emoperitoneo, emorragia emorroidale, emorroidi, emorragia del tratto gastrointestinale inferiore, melena, emorragia orale, emorragia rettale, ematoma subdurale ed emorragia del corpo vitreo. 11 L'ipertensione comprende aumento della pressione arteriosa, l'ipertensione essenziale e pressione arteriosa media aumentata. 12 La tosse comprende tosse allergica, tosse, tosse con espettorato e sindrome della tosse del tratto respiratorio superiore. 13 La dispnea comprende l'insufficienza respiratoria acuta, la dispnea, la dispnea da sforzo e l'insufficienza respiratoria. 14 La diarrea comprende la diarrea batterica e la diarrea. 15 Il dolore addominale comprende i disturbi addominali, dolore addominale e dolore addominale superiore. 16 Il dolore muscoloscheletrico comprende artralgia, mal di schiena, dolore osseo, dolore muscoloscheletrico toracico, dolore del sistema muscoloscheletrico, mialgia, dolore al collo e dolore alle estremità. 17 L'affaticamento comprende astenia, stanchezza e malessere. 18 Le reazioni nella sede di iniezione comprendono il prurito nella sede di somministrazione, la reazione nella sede di iniezione, eritema nella sede di applicazione, livido nella sede di iniezione, cellulite nella sede di iniezione, fastidio nella sede di iniezione, eritema nella sede di iniezione, ematoma nella sede di iniezione, indurimento nella sede di iniezione, infiammazione nella sede di iniezione, edema nella sede di iniezione, dolore nella sede di iniezione, prurito nella sede di iniezione, eruzione cutanea nella sede di iniezione, reazione nella sede di iniezione e gonfiore nella sede di iniezione. 19 Il dolore comprende il dolore toracico, il dolore alla cassa toracica, il dolore all'orecchio, il dolore oculare, il dolore al fianco, il dolore gengivale, il dolore all'inguine, il dolore al torace di origine non cardiaca, il dolore alla bocca, il dolore orofaringeo, il dolore mascellare, il dolore alla spina dorsale, il dolore dentale nonché il dolore tumorale. 20 L'edema comprende edema della faccia, sovraccarico di liquidi, edema periferico, gonfiore periferico e il gonfiore del volto. 21 L'aumento delle transaminasi comprende l'aumento dell'alanina aminotransferasi, l'aspartato aminotransferasi e l'aumento dell'aspartato aminotransferasi. |
Descrizione di specifici effetti indesiderati e informazioni supplementari
Sindrome da rilascio di citochine
Nello studio MajesTec-1 (N = 205), la sindrome da rilascio di citochine è stata riportata nel 71 % dei pazienti dopo il trattamento con TECVAYLI: nel 51 % dei pazienti la CRS era di grado 1, mentre nel 20 % di grado 2 e nello 0.5 % di grado 3. Un terzo (33 %) dei pazienti ha sperimentato più di un evento CRS. Nella maggior parte dei pazienti, la CRS si è verificata dopo la dose di titolazione 1 (42 %), dopo la dose di titolazione 2 (35 %) o dopo la prima dose di trattamento (24 %). La CRS si è verificata per la prima volta nel 2 % dei pazienti dopo dosi successive di TECVAYLI.
I segni e i sintomi più comuni (≥3 %) associati alla CRS sono stati febbre (70 %), ipossia (12%), brividi (12 %), ipotensione (11 %), tachicardia sinusale (8 %), cefalea (6 %) ed elevati enzimi epatici (aspartato aminotransferasi e alanina aminotransferasi elevati) (3 % ciascuno).
Tossicità neurologiche
Nello studio MajesTec-1 (N = 205), si sono verificate tossicità neurologiche nel 57 % dei pazienti trattati con TECVAYLI. La maggior parte degli eventi di tossicità neurologica è stata di grado 1 (25 %) e di grado 2 (26 %). Le tossicità neurologiche più comunemente riportate sono state cefalea (24 %), encefalopatia (9 %), insonnia (9 %), confusione (6 %), vertigini (7 %) e neuropatia sensoriale periferica (6 %). Nel 6 % dei pazienti si sono verificate tossicità neurologiche di grado 3 o 4. In un paziente si sono verificate crisi convulsive di grado 4 e in un altro una sindrome di Guillain-Barré con esito fatale.
L'ICANS è stata riportata nel 4.4 % dei pazienti che hanno ricevuto TECVAYLI alla dose raccomandata. L'ICANS si è verificata nell'1 % dei pazienti recidivanti. Nella maggior parte dei pazienti, l'ICANS si è verificata dopo la dose di titolazione 1 (1.0 %), dopo la dose di titolazione 2 (1.0 %) o dopo la prima dose di trattamento (1.5 %). In meno del 2 % dei pazienti, l'ICANS si è verificata la prima volta nell'ambito delle dosi seguenti di TECVAYLI. Il tempo mediano alla comparsa dell'ICANS era di 3 giorni (intervallo: 2-5 giorni) dopo l'ultima dose con una durata mediana di 2 giorni (intervallo: 1-20 giorni). Le manifestazioni cliniche più comuni dell'ICANS sono state lo stato confusionale (2 %), afasia (1 %) e disgrafia (1 %).
Infezioni
Nello studio MajesTec-1 (N = 205), le infezioni opportunistiche si sono verificate nel 11.7% dei pazienti, con il 6.3% delle infezioni di grado 3 o superiore. L'infezione opportunistica più frequente è stata la polmonite da Pneumocystis jirovecii (3.4 %). Nello studio MajesTEC-1 vi sono stati due casi di leucoencefalopatia multifocale progressiva (LMP, cfr. Tabella 7), uno dei quali con esito fatale. Nello studio con teclistamab in combinazione con un'altra terapia anti-mieloma sono stati osservati due casi fatali di LMP. Le infezioni virali nuove o riattivate che si sono verificate durante la terapia con TECVAYLI sono state adenovirus (3.0%), virus dell'epatite B (HBV) (0.5 %), citomegalovirus (CMV) (3.0 %) e virus dell'herpes simplex (HSV) (1.0%).
Nei pazienti che hanno ricevuto la dose raccomandata di TECVAYLI negli studi clinici, nel 29 % (60/205) dei pazienti si sono verificate infezioni COVID-19 e nell'11 % (22/205) dei pazienti le infezioni COVID-19 sono state fatali.
Reazioni di ipersensibilità e altre reazioni alla somministrazione
Reazioni sistemiche
Nel 2.0 % dei pazienti che hanno ricevuto la dose raccomandata di TECVAYLI negli studi clinici, reazioni sistemiche alla somministrazione si sono verificate tra cui una piressia recidivante di grado 1 e un gonfiore della lingua di grado 1.
Reazioni locali
Nel 40 % dei pazienti che hanno ricevuto la dose raccomandata di TECVAYLI negli studi clinici, si sono verificate reazioni nella sede di iniezione. Nel 36 % tali reazioni erano di grado 1 e nel 4.4 % di grado 2.
La notifica di effetti collaterali sospetti dopo l'omologazione del medicamento è molto importante. Consente una sorveglianza continua del rapporto rischio-beneficio del medicamento. Chi esercita una professione sanitaria è invitato a segnalare qualsiasi effetto indesiderato sospetto, nuovo o serio, attraverso il portale online ElViS (Electronic Vigilance System). Maggiori informazioni sul sito www.swissmedic.ch.
Posologia eccessiva
Segni e sintomi
La dose massima tollerata di teclistamab non è stata determinata. Negli studi clinici sono state somministrate dosi fino a 6 mg/kg di peso corporeo.
Trattamento
In caso di posologia eccessiva, il paziente deve essere monitorato alla ricerca di segni o sintomi di effetti indesiderati e devono essere immediatamente avviate misure sintomatiche generali adeguate.
Proprietà/Effetti
Codice ATC
L01FX24
Meccanismo d'azione
Teclistamab è un anticorpo IgG4 bispecifico che si lega sia al recettore CD3 sulla superficie delle cellule T sia all'antigene di maturazione delle cellule B (BCMA). L'antigene BCMA è espresso prevalentemente sulla superficie delle cellule B del mieloma maligno nonché delle cellule B in fase avanzata e delle plasmacellule. Il legame con le cellule T e all'antigene BCMA porta all'attivazione delle cellule T e alla successiva lisi delle cellule BCMA+.
Farmacodinamica
Nel primo mese di trattamento con teclistamab, sono state osservate l'attivazione e la ridistribuzione delle cellule T, la riduzione delle cellule B e l'induzione di citochine sieriche.
Entro un mese, la maggior parte dei pazienti rispondenti ha mostrato una riduzione del BCMA solubile.
Immunogenicità
I pazienti trattati con monoterapia di teclistamab sottocutaneo nello studio MajesTec-1 (N = 238) sono stati sottoposti a screening per la presenza di anticorpi contro teclistamab mediante un test immunologico basato sull'elettrochemiluminescenza. Un paziente (0.4 %) ha sviluppato bassi titoli di anticorpi neutralizzanti contro teclistamab.
Effetto sull'intervallo QT/QTc e sull'elettrofisiologia cardiaca
Non sono stati condotti studi clinici sul QT. Non è stato riportato alcun prolungamento del QTc clinicamente rilevante alla dose di trattamento raccomandata (1.5 mg/kg) di TECVAYLI.
Efficacia clinica
L'efficacia della monoterapia con TECVAYLI è stata studiata in pazienti con mieloma multiplo recidivante o refrattario in uno studio a singolo braccio, in aperto, multicentrico (MajesTec-1). Sono stati inclusi pazienti che avevano ricevuto in precedenza almeno tre linee di terapia, tra cui un inibitore del proteasoma, un agente immunomodulante e un anticorpo monoclonale anti-CD38. Lo studio ha escluso i seguenti pazienti: pazienti con ipercalcemia (> 3.5 mmol/l), insufficienza renale (creatinina sierica > 1.5 mg/dl o clearance della creatinina < 40 ml/min), anemia (emoglobina < 80 g/l), ECOG performance status > 1, coinvolgimento del SNC, altre malattie innescate da plasmacellule o proteine monoclonali, infezioni (HIV, AIDS, HBV, HCV)/anamnesi attiva o documentata di malattie autoimmuni (eccetto vitiligine, diabete di tipo 1 e pregressa tiroidite autoimmune), malattie cardiache (insufficienza cardiaca congestizia di classe NYHA III o IV, infarto miocardico o CABC ≤6 mesi prima dell'ingresso nello studio, aritmie ventricolari clinicamente significative o sincope inspiegabile nell'anamnesi, cardiomiopatia grave non ischemica nell'anamnesi), ictus o crisi convulsive nell'arco degli ultimi sei mesi nonché pazienti che hanno ricevuto vaccini a virus vivo attenuati nelle 4 settimane precedenti la prima dose di TECVAYLI.
I pazienti hanno ricevuto dosi iniziali di titolazione di 0.06 mg/kg e 0.3 mg/kg di TECVAYLI somministrate per via sottocutanea, seguite dalla dose di trattamento di 1.5 mg/kg di TECVAYLI per via sottocutanea una volta alla settimana fino a progressione della malattia o a tossicità inaccettabile (cfr. Posologia/impiego). Nei pazienti che hanno mostrato almeno una risposta completa alla terapia (CR o migliore) per almeno 6 mesi è stato possibile ridurre la frequenza di dosaggio a 1.5 mg/kg per via sottocutanea ogni due settimane fino a progressione della malattia o alla comparsa di una tossicità inaccettabile (cfr. Posologia/impiego - Schema di dosaggio raccomandato).
La popolazione di efficacia comprendeva 163 pazienti, di cui 125 senza precedente terapia anti-BCMA e 38 con precedente terapia anti-BCMA. L'età mediana era di 64 anni (intervallo: 32-83 anni), con il 13 % dei pazienti ≥75 anni; il 58 % era di sesso maschile; l'82 % era bianco, il 14 % nero, il 2 % asiatico. Secondo l'International Staging System (ISS), al basale il 50 % era in stadio I, il 34 % in stadio II e il 16 % in stadio III. La citogenetica ad alto rischio (presenza di del(17p), t(4;14) o t(14;16)) era presente nel 26 % dei pazienti. Il 19 % dei pazienti presentava plasmocitomi extramidollari.
Il tempo mediano dalla diagnosi iniziale di mieloma multiplo all'arruolamento nello studio è stato di 6.4 anni (intervallo: 0.9-24.1 anni). Il numero mediano di linee di terapia precedenti era di 5 (intervallo: 2-14), con il 20 % dei pazienti che aveva ricevuto tre linee di terapia precedenti, e il 79 % era refrattario alla tripla terapia (PI, un agente IMiD e un anticorpo monoclonale anti-CD38). L'83 % dei pazienti aveva ricevuto un precedente trapianto di cellule staminali, il 23 % una precedente terapia anti-BCMA (27/38 pazienti hanno ricevuto una precedente terapia con coniugati anticorpo-farmaco (ADC) e 15/38 pazienti sono stati trattati con cellule T chimeriche con recettore dell'antigene (CAR-T)). La durata mediana dell'esposizione è stata di 4.6 mesi (intervallo: 0.03-10.15 mesi) e la durata mediana del follow-up è stata di 6.4 mesi (intervallo: 0.03-10.71 mesi).
I risultati di efficacia si basavano sul tasso di risposta globale (ORR; endpoint primario) determinato dalla valutazione del gruppo di revisione indipendente in base ai criteri dell'IMWG 2016 (cfr. Tabella 8, data di cut-off dei dati 7 settembre 2021).
Tabella 8: Risultati di efficacia dello studio MajesTec-1 |
| N = 163 |
Tasso di risposta globale (ORR: sCR + CR + VGPR + PR) n (%) | 93 (57 %) |
IC al 95 % (%) | (49.1 %, 64.8 %) |
Risposta completa o migliorea | 33 (20 %) |
Risposta parziale molto buona (VGPR) | 47 (29 %) |
Risposta parziale (PR) | 13 (8 %) |
a Risposta completa o migliore = risposta completa stringente (sCR) + risposta completa (CR) |
In una valutazione separata dell'endpoint primario per i pazienti senza precedente terapia anti-BCMA (N = 125), l'ORR è stato del 61.6 % (77/125; IC al 95 %: 52.5 %, 70.2 %) e per i pazienti con precedente terapia anti-BCMA del 42.1 % (16/38; IC al 95 %: 26.3 %, 59.2 %), con un follow-up mediano di 6.5 e 6.1 mesi, rispettivamente.
Al cut-off clinico aggiornato del 16 marzo 2022, dopo un follow-up mediano di 12.7 mesi, nella popolazione di efficacia (N = 163) l'intervallo mediano fino alla prima risposta (TTR) è stato di 1.2 mesi (intervallo: 0.2-5.5 mesi), la durata mediana della risposta (DOR) è stata di 14.9 mesi (IC al 95 %: 14.9-NV [non valutabile]) e la sopravvivenza mediana libera da progressione (PFS) è stata di 8.8 mesi (IC al 95 %: 5.8-11.5 mesi). La sopravvivenza globale (OS) mediana non era ancora matura a 16.0 mesi (IC al 95 %: 12.2-NV).
Al cut-off clinico aggiornato in pazienti senza precedente terapia anti-BCMA (N = 125), dopo un follow-up mediano di 12.9 mesi, la TTR mediana è stata di 1.2 mesi (intervallo: 0.2-5.5 mesi), la DOR mediana è stata di 14.9 mesi (IC al 95 %: 14.9-NV) e la PFS mediana è stata di 9.8 mesi (IC al 95 %: 6.8-16.0 mesi). La OS mediana stimata non era ancora matura a 16.0 mesi (IC al 95 %: 12.1-NV).
Al cut-off clinico aggiornato in pazienti con precedente terapia anti-BCMA (N = 38), dopo un follow-up mediano di 12.5 mesi, la TTR mediana è stata di 1.2 mesi (intervallo: 0.2-4.9 mesi), la DOR mediana non era stimabile e la PFS mediana è stata di 4.5 mesi (IC al 95 %: 1.3-NV). La OS mediana stimata non era ancora matura a 14.4 mesi (IC al 95 %: 8.3-NV).
Al cut-off clinico finale del 22 agosto 2023, dopo un follow-up mediano di 29.4 mesi, nella popolazione di efficacia (N = 165) l'intervallo mediano fino alla prima risposta (TTR) è stato di 1.2 mesi (intervallo: 0.2-5.5 mesi), la durata mediana della risposta (DOR) è stata di 18.7 mesi (IC al 95 %: da 14.5 a 28.4) e la sopravvivenza mediana libera da progressione (PFS) è stata di 9.2 mesi (IC al 95 %: 6.9-13.8 mesi). La sopravvivenza globale mediana (OS) è stata di 17.7 mesi (IC al 95 %: 13.1–26.3).
Al cut-off clinico finale, nei pazienti senza precedente terapia anti-BCMA (N = 125), dopo un follow-up mediano di 29.5 mesi, il TTR mediano era di 1.2 mesi (intervallo: 0.2-5.5 mesi), la DOR mediana era di 21.6 mesi (IC al 95 %: 14.9-NV [non valutabile]) e la PFS mediana era di 10.8 mesi (IC al 95 %: 7.6-16.2 mesi). La OS mediana stimata era 19.8 mesi (IC al 95 %: 12.7-29.9).
Al cut-off clinico finale, nei pazienti con precedente terapia anti-BCMA (N = 40), dopo un follow-up mediano di 28.0 mesi, il TTR mediano era di 1.2 mesi (intervallo: 0.2-4.9 mesi), la DOR mediana era di 14.8 mesi (IC al 95 %: 8.0-22.6) e la PFS mediana era di 4.5 mesi (IC al 95 %: 1.3-11.6). La OS mediana stimata era di 15.5 mesi (IC al 95 %: 8.3-27.9).
Farmacocinetica
Teclistamab ha mostrato una farmacocinetica approssimativamente proporzionale alla dose dopo somministrazione sottocutanea in un intervallo di dosi compreso tra 0.08 e 3 mg/kg (da 0.05 a 2.0 volte la dose raccomandata). Il 90% dell'esposizione allo stato stazionario è stato raggiunto dopo 12 dosi settimanali di trattamento. Il rapporto di accumulo medio tra la prima e la 13ª dose settimanale di trattamento con teclistamab 1,5 mg/kg è stato di 4.2 volte per la Cmax, 4.1 volte per la Cthrough e 5.3 volte per la AUCtau.
La Cmax, la Cthrough e la AUCtau di teclistamab sono riportate nella Tabella 9.
Tabella 9: Parametri farmacocinetici di teclistamab per la 13ª dose settimanale di trattamento raccomandata (1.5 mg/kg) in pazienti con mieloma multiplo recidivante o refrattario nello studio MajesTEC-1 |
Parametri farmacocinetici | Teclistamab Media geometrica (CV%) |
Cmax (µg/ml) | 23.8 (55 %) |
Ctrough (µg/ml) | 21.1 (63 %) |
AUCtau (µg·h/ml) | 3838 (57 %) |
Cmax = massima concentrazione sierica osservata di teclistamab; Ctrough = concentrazione sierica osservata di teclistamab prima della dose successiva; CV = coefficiente geometrico di variazione; AUCtau = area sotto la curva concentrazione-tempo nell'intervallo di dosaggio settimanale. |
Assorbimento
La biodisponibilità media dopo somministrazione sottocutanea di teclistamab è stata del 72 %. Il valore mediano (intervallo) del Tmax di teclistamab dopo la prima e la 13ª dose di trattamento è stato rispettivamente di 139 ore (19‒168 ore) e 72 ore (24‒168 ore).
Distribuzione
Sulla base del modello farmacocinetico di popolazione, il volume medio di distribuzione per il compartimento centrale era di 5.63 litri (coefficiente di variazione (CV) del 29 %).
Metabolismo
Nessun dato disponibile.
Eliminazione
Un'analisi farmacocinetica di popolazione ha evidenziato che la clearance di teclistamab si riduce nel tempo, con una riduzione media massima (CV%) del 40.8 % (56 %) dal basale alla 13a dose settimanale di trattamento. La media geometrica (CV%) della clearance al momento della 13a dose settimanale di trattamento è di 0.472 litri/giorno (64 %). Nei pazienti che interrompono teclistamab dopo la 13a dose settimanale di trattamento, si prevede che la concentrazione di teclistamab si riduca del 50 % rispetto alla Cmax dopo un tempo mediano (dal 5° al 95° percentile) di 15 giorni (da 7 giorni a 33 giorni) dopo il Tmax, oppure del 97 % dopo un tempo mediano di 69 giorni (da 32 giorni a 163 giorni) dopo il Tmax.
Un'analisi farmacocinetica della popolazione (basata sullo studio MajesTec-1) ha dimostrato che il BCMA solubile non ha alcun effetto sulle concentrazioni sieriche di teclistamab.
Cinetica di gruppi di pazienti speciali
Disturbi della funzionalità epatica
Non sono stati condotti studi ufficiali con TECVAYLI in pazienti con insufficienza epatica.
I risultati dell'analisi farmacocinetica di popolazione mostrano che una lieve disfunzione epatica non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica di teclistamab. Non sono disponibili dati relativi ai pazienti con compromissione epatica moderata e grave.
Disfunzioni renali
Non sono stati condotti studi ufficiali con TECVAYLI in pazienti con insufficienza renale.
I risultati dell'analisi farmacocinetica di popolazione mostrano che una disfunzione renale da lieve a moderata non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica di teclistamab. Non sono disponibili dati sufficienti relativi ai pazienti con grave insufficienza renale.
Età e sesso
La farmacocinetica di TECVAYLI nei bambini e negli adolescenti non è stata studiata.
I risultati dell'analisi farmacocinetica di popolazione mostrano che l'età (24-84 anni) e il sesso non hanno influito sulla farmacocinetica di teclistamab.
Dati preclinici
Nello studio di tossicità di 5 settimane in scimmie cynomolgus con somministrazione settimanale per via endovenosa di dosi fino a 30 mg/kg/settimana (equivalenti a 22 volte la dose massima raccomandata per l'uomo in base all'esposizione AUC) non sono stati osservati effetti sui parametri clinici o immunologici e sulla farmacologia di sicurezza. A causa della minore affinità di legame con la BCMA di scimmia rispetto a quella umana e della mancanza di attività farmacodinamica a dosi clinicamente rilevanti, dagli studi non clinici non è possibile ricavare valori clinici di cut-off per la sicurezza e lo studio non può fornire informazioni adeguate sulla sicurezza nell'uomo.
Cancerogenicità/mutagenicità
Non sono stati condotti studi di genotossicità o di cancerogenicità.
Tossicità per la riproduzione
Non sono stati condotti studi sugli animali per esaminare i possibili effetti di teclistamab sulla tossicità per la riproduzione e lo sviluppo e sulla fertilità.
Altre indicazioni
Incompatibilità
Poiché non sono stati condotti studi di compatibilità, non si può somministrare questo medicamento in combinazione con altri medicamenti.
Stabilità
Il medicamento non deve essere utilizzato oltre la data indicata con «EXP» sul contenitore.
Stabilità dopo apertura
La stabilità chimico-fisica di TECVAYLI dopo il prelievo nella siringa preriempita (PP, PC) è stata dimostrata per un periodo di 20 ore a 2-8°C in frigorifero e a temperatura ambiente (15-30°C).
Dal punto di vista microbiologico, TECVAYLI deve essere utilizzato immediatamente dopo l'apertura, a meno che non siano state applicate condizioni asettiche controllate e validate.
Se TECVAYLI non viene utilizzato immediatamente, la durata e le condizioni di conservazione sono di responsabilità dell'utilizzatore.
Dopo 20 ore, smaltire il medicamento non utilizzato.
Indicazioni particolari concernenti l'immagazzinamento
Conservare in frigorifero (2-8°C).
Conservare nella confezione originale per proteggere il contenuto dalla luce.
Non congelare.
Tenere fuori dalla portata dei bambini.
Indicazioni per la manipolazione
Qualsiasi medicamento non utilizzato o materiale di scarto deve essere smaltito in conformità con le normative vigenti.
Modo di somministrazione
TECVAYLI è una soluzione iniettabile da incolore a giallo chiaro per uso sottocutaneo. Controllare visivamente che TECVAYLI non presenti particelle o scolorimenti prima della somministrazione. Non somministrare se la soluzione presenta alterazioni del colore o è torbida o se sono presenti corpi estranei.
TECVAYLI 10 mg/ml e TECVAYLI 90 mg/ml sono forniti come soluzione iniettabile pronta all'uso che non deve essere diluita prima della somministrazione.
Il flaconcino di TECVAYLI con concentrazioni diverse non devono essere combinate per ottenere la dose di trattamento.
Utilizzare procedure asettiche durante la preparazione e la somministrazione di TECVAYLI.
Preparazione di TECVAYLI
·Controllare la dose prescritta per ogni iniezione di TECVAYLI. Per evitare errori, osservare le seguenti tabelle durante la preparazione dell'iniezione.
·Utilizzando la Tabella 10, determinare la dose totale, il volume di iniezione e il numero di fiale necessarie in base al peso corporeo del paziente per la dose di titolazione 1 utilizzando TECVAYLI 10 mg/ml.
·Utilizzando la Tabella 11, determinare la dose totale, il volume di iniezione e il numero di flaconcini necessari in base al peso corporeo del paziente per la dose di trattamento 2 utilizzando TECVAYLI 10 mg/ml.
·Utilizzando la Tabella 12, determinare la dose totale, il volume di iniezione e il numero di flaconcini necessari in base al peso corporeo del paziente per la dose di trattamento utilizzando TECVAYLI 90 mg/ml.
·Estrarre il flaconcino di TECVAYLI nella dose appropriata dal frigorifero [2-8°C] e lasciarlo riscaldare a temperatura ambiente [15-30°C] per almeno 15 minuti. Non riscaldare TECVAYLI in nessun altro modo.
·Una volta raggiunta la temperatura, agitare delicatamente il flaconcino per circa 10 secondi per miscelare il contenuto. Non agitare.
·Prelevare il volume di TECVAYLI necessario per l'iniezione dal/i flaconcino/i in una siringa di dimensioni adeguate utilizzando un ago per trasferimento.
·Il volume di iniezione non deve superare i 2.0 ml. Se è necessario un volume di iniezione superiore a 2.0 ml, la dose totale deve essere distribuita uniformemente su più siringhe.
·TECVAYLI è compatibile con gli aghi ipodermici in acciaio inossidabile e con il materiale delle siringhe in polipropilene o policarbonato.
·Sostituire l'ago per trasferimento con un ago da iniezione di dimensioni adeguate.
Somministrazione di TECVAYLI
·Iniettare la quantità necessaria di TECVAYLI nel tessuto sottocutaneo dell'addome (sede di iniezione preferita). In alternativa, TECVAYLI può essere somministrato anche in altre sedi (ad es. sulla coscia) nel tessuto sottocutaneo. Se sono necessarie più iniezioni, queste devono essere effettuate a distanza di almeno 2 cm l'una dall'altra.
·Non iniettare in tatuaggi o cicatrici o in aree in cui la pelle è arrossata, contusa, sensibile, callosa o danneggiata.
·Qualsiasi medicamento non utilizzato o materiale di scarto deve essere smaltito in conformità con le normative vigenti.
Numero dell'omologazione
68747 (Swissmedic)
Confezioni
Confezioni con 1 flaconcino da 30 mg/3 ml (dose di titolazione) [A].
Confezioni con 1 flaconcino da 153 mg/1.7 ml (dose di trattamento) [A].
Titolare dell’omologazione
Janssen-Cilag AG, Zugo, ZG
Stato dell'informazione
Novembre 2024